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Pinterest cresce e con più di settanta milioni di utenti attivi, diventa una via di mezzo tra un motore di ricerca e un vero e proprio presidio per rafforzare la “brand reputation” di un’azienda
Sono decisamente lontani i tempi in cui era necessario costruire una vertiginosa architettura di link per vedere il ranking del proprio sito crescere; i confini tra le attività SEO e lo sviluppo dei contenuti sono completamente sovrapposti in un ambiente digitale adesso molto più fluido.
Un cambiamento rapidissimo che ha coinvolto in una posizione privilegiata la crescita dei Social Network e che identifica Pinterest come uno di quelli più rilevanti da questo punto di vista. Pinterest ha aggregato negli ultimi anni più traffico di LinkedIn, Google+ e Twitter messi insieme cosi da diventare un oggetto di analisi impossibile da evitare per ogni bravo SEO o marketer virale che si rispetti.
Ma quali sono gli aspetti più importanti che possano spingerci a prendere seriamente in considerazione un presidio “Pinterest” nella nostra social strategy?
Prima di tutto, la gestione della propria reputazione online: la possibilità di controllare la propria “brand reputation” online è ovviamente un aspetto fondamentale per qualsiasi azienda, e in questo senso, un buon profilo Pinterest ottimizzato come si deve, può spingere molto il posizionamento nella ricerca di Google. Occorre però fare una valutazione attenta, perchè Pinterest non “passa” un’elevata “link authority” al sito su cui si sta lavorando, se quindi si pensa di far del bene ri-postando i propri contenuti con un uso compulsivo dei pin, oltre a non ricavarne grandi benefici, il risultato potrebbe essere quello di irritare i propri follower.
Non è quindi quello appena descritto, il modo migliore per far “lavorare” Pinterest con efficienza, perchè è assolutamente improbabile che Google possa restituire pagine Pinterest in base a parole chiave competitive; mentre al contrario Google potrebbe trovare il vostro profilo Pinterest nelle ricerche legate al brand. Un profilo Pinterest ben ottimizzato, coerentemente aggiornato non consente di aumentare la tua “autorità” in modo diretto ma spinge il tuo brand generando un possibile re-pinning tra utenti interessati, magari anche con lo scambio di link diretti; il risultato potrebbe essere quindi quello di una “link building” spontanea, costruita dai vostri stessi follower.
La prima ottimizzazione è quindi quella legata alla struttura del profilo Pinterest, che dovrebbe essere concepita come quella del sito web aziendale, investendo tempo per l’organizzazione dei contenuti e delle “board” in tal senso. Se da una parte la “vecchia” natura di Pinterest, legata principalmente alla condivisione di immagini statiche, ha privilegiato le aziende creative con un forte impatto visuale (design, moda e quant’altro), la recente apertura del social network ai contenuti video, adesso “pinnabili”, ha spalancato le porte a tutte quelle società che non possono ricorrere ad un catalogo di immagini o al frutto del proprio lavoro di design grafico.
Ecco che la presenza di un video teaser, che sia realizzato ovviamente tenendo conto della personalità del proprio brand e con tutte le caratteristiche che un video per la rete dovrebbe avere (brevità, velocità, replicabilità), potrebbe creare una personalità molto forte rispetto alla condivisione di una semplice immagine.
Creare delle board separate per i tuoi contenuti audiovisivi potrebbe aiutarti molto in termini di ricerca, perchè Pinterest sta crescendo nella direzione di un vero e proprio motore di ricerca basato su immagini e video; una fisiologia specifica che dovrebbe spingere ogni azienda ad investire tempo sull’ottimizzazione della propria presenza su Pinterest.
Usare quindi Pinterest come un motore di ricerca, trasforma una campagna tradizionale di link building, nella costruzione di un’architettura simile fatta attraverso una comunità di agitatori reali interessati a condividere i vostri contenuti, in base al settore di interesse; perchè gli utenti attivi sono adesso più di settanta milioni cosi da trasformare il social network come una via di mezzo tra uno strumento di ricerca e una ricca pagina informativa di contatto. Partecipare facendo un repinning dei contenuti altrui, contribuisce all’interazione, alla possibilità che si attivi uno scambio di post e a rafforzare la vostra visibilità. Si tratta di investire tempo e di fidarsi di uno sviluppo che potrebbe cambiare il volto di numerose attività in rete, incluse abitudini, attitudini e strategie SEO.